Se diciamo: “le persone non cambiano mai”, possiamo sbagliare. Il cambiamento è la costante della vita. Tutto si trasforma.
Anche se molti di noi si aggrappano ai ricordi, le cose vanno per conto loro.
E comunque, chi non ha deciso, almeno una volta, di dare una svolta alla propria vita? In particolare, un detenuto che in carcere cambia radicalmente la sua esistenza? Come poi lo si viva, il cambiamento, questo dipende da noi. Possiamo affrontarlo come una morte, o al contrario, come una seconda occasione.
Una delle espressioni più cercate dagli italiani nel 2013 su Google, è “cambiare decisamente vita”, dove quel “decisamente” indica tutta l’insoddisfazione di chi vive all’interno di idee, abitudini, schemi e luoghi che si sentono ormai estranei. Non c’è crescita personale senza cambiamento, eppure cambiare è una delle cose che ci riesce più difficile.
Il motivo è semplice: affrontando un cambiamento volontario, stiamo di fatto iniziando una corsa su una montagna russa emotiva – un caso estremo, il cambiamento di sesso di cui parliamo in questo numero – che implica rischi e imprevisti non facilmente prevedibili.
Rientra nella quotidianità di tutti, invece, il cambiamento comportato da un nuovo lavoro (anche qui, raccontiamo un’altra storia), che per un detenuto assume un valore particolarmente importante.
Dal personale, al generale: cambiamenti climatici, cambiamenti in quello che mangiamo, cambiamenti perfino nella moneta che usiamo… A questi temi, dedichiamo altrettanti approfondimenti, sperando di aiutare con spunti di riflessione, chi in questo momento è alle prese con una svolta di vita. Ricordando in ogni caso che quando il cambiamento intrapreso si sarà finalmente assestato in una realtà diversa, non dobbiamo commettere l’errore di darlo per scontato. Un consiglio: cercare di capire i propri errori, per non ripeterli.
Sembra scontato. Non lo è.
Editoriale_Salute inGrata_Maggio Giugno 2017